RISULTATI ELEZIONI RSU

Oggi sono stati pubblicati i risultati definitivi delle Elezioni RSU in ARPAT.

La nuova RSU sarà cosi composta:

UIL
Massimo Guazzini : 13 preferenze
CISL
Marco Bertolini: 52 preferenze
Raffaella Cecchini: 50 preferenze
Cinzia Licciardello: 27 preferenze
Stefano Calistri: 21 preferenze
Federico Ferri: 21 preferenze
CGIL
Ilaria Rossi: 63 preferenze
Elisa Sprugnoli: 53 preferenze
Matteo Francalanci: 52 preferenze
Andrea Iacoponi: 43 preferenze
Roberto Fossi: 38 preferenze
Silvia Cappelli: 37 preferenze
Flavio Spinelli: 34 preferenze
Stefano Menichetti: 29 preferenze
Alessio Borsellino: 26 preferenze

La RSU e gli accordi sottoscritti

Volevamo sottolineare quanto riportato nella e-mail inviata stamani nell’aggiornamento sindacale CGIL. Come componente RSU siamo sempre stati concordi e compatti nel sostenere la trattativa per arrivare alla firma di questi importanti accordi, compreso quello sulle progressioni economiche orizzontali, sicuri che fossero finalizzati all’interesse dei lavoratori di ARPAT. Siamo convinti che questa fosse la strada migliore da percorrere, e così abbiamo fatto, senza esitazioni in RSU.

Trovare su un aggiornamento di una sigla sindacale un’affermazione:

“Solo una nostra forte e decisa presa di posizione ha permesso che venisse adottata una soluzione ponte per passare dal telelavoro straordinario al lavoro agile …” come se i meriti fossero appannaggio di una singola componente, non rende giustizia al lavoro svolto da tutte le componenti in RSU.

Come sempre si lavora per trovare soluzioni il più possibili condivise nell’interesse dei lavoratori e poi la CGIL li sbandiera come fossero solo risultati del proprio lavoro e non della RSU nel suo complesso.

Noi della CISL continueremo a lavorare e portare il nostro contributo nell’interesse di tutti i lavoratori.



Firmato il Protocollo d’intesa per l’effettuazione del lavoro agile in Agenzia

Firmato tra la Direzione e la parte sindacale del comparto il Protocollo d’intesa per l’effettuazione del lavoro agile in Agenzia

in sintesi:

  • dall’1.4.2022, con la conclusione dello stato di emergenza, la modalità ordinaria di lavoro tornerà ad essere quella in sede (5 giorni su 5).
  • si potrà presentare domanda di lavoro Agile sperimentale, dal 28.3.2022 al 15.4.2022,
  • Per consentire inoltre la consecutività delle attuali modalità lavorative, la modalità di Lavoro Agile potrà avere decorrenza provvisoria dalla data di presentazione della domanda da parte del dipendente,
  • Coloro che attualmente usufruiscono del telelavoro domiciliare o territoriale ordinario, potranno ancora proseguire con tale istituto fino all’approvazione della prossima graduatoria dei beneficiari.

Relativamente alle modalità di rientro e alle relative tempistiche dei lavoratori “fragili” e dei lavoratori conviventi con soggetti “fragili”, sarà emanata apposita comunicazione da parte della Direzione in merito.
 

Azioni sul documento

Assemblee dei lavoratori. Le date.

La CISL organizza 4 assemblee, non in presenza,  rivolte a tutto il personale dell’agenzia secondo il seguente calendario:

Venerdi 25 marzo 2022 ore 11,30 – 13,30 personale dipartimento di Grosseto  

Lunedì 28 marzo 2022  ore 11,30 -13,30 personale Area Vasta Toscana Costa, Dipartimento di LivornoDipartimento di Piombino-ElbaDipartimento di Lucca, Dipartimento di Massa e Carrara Dipartimento di Pisa.

Mercoledì 30 marzo 2022 ore 11,30 -13,30  personale Area Vasta Toscana Sud e Dipartimento di ArezzoDipartimento di Siena 

Lunedì’ 4 Aprile ore 11,30 -13,30  Area Vasta Toscana Centro e Dipartimento di Firenze, Dipartimento del Circondario EmpoleseDipartimento di PratoDipartimento di Pistoia,  Direzione Generale

5-6-7 aprile 2022 si vota per rinnovare le RSU

Le prossime Rsu nel Pubblico Impiego si terranno nei giorni 5-6-7 aprile 2022.

Lo hanno deciso, in data 7 dicembre 2021, alle ore 16:00, l’ARAN e le Confederazioni sindacali rappresentative nei comparti di contrattazione, sottoscrivendo il “Protocollo per la definizione delle votazioni per il rinnovo delle rappresentanze sindacali unitarie del personale dei comparti”.

Con la chiusura dei seggi, l’8 aprile avverrà lo scrutinio.

Dall’8 al 14 aprile 2022, saranno affissi i risultati elettorali da parte della Commissione.

In ARPAT vota la lista CISLFP!

PIATTAFORMA UNITARIA CCNL COMPARTO SANITA’ 2019-21 – SEZIONE ARPA

RIFLESSIONI E PROPOSTE DELLA SAS CISL FP DI ARPA TOSCANA

Considerato che la Piattaforma unitaria per il rinnovo del CCNL 2019-21 prevede l’istituzione di una specifica sezione contrattuale finalizzata a disciplinare le peculiarità professionali ed organizzative che caratterizzano le ARPA e richiamato quanto convenuto in sede di Coordinamento nazionale ARPA CISL FP in merito all’opportunità di condividere proposte e segnalazioni per definire i contenuti di tale sezione, la SAS CISL FP di ARPAT, a seguito di consultazione di iscritti e simpatizzanti, pone all’attenzione della Segreteria nazionale le seguenti tematiche e proposte, chiedendo di valutare la possibilità di recepimento.

  1. Ordinamento professionale e sistema di classificazione

Atteso che nelle ARPA operano professionisti laureati in molteplici discipline con lauree specialistiche o vecchio ordinamento, reclutati dalle Aziende richiedendo il requisito della laurea triennale, talvolta anche corredato dalla relativa abilitazione professionale; 

rilevata inoltre una generalizzata disapplicazione della disciplina degli ordinamenti professionali stabiliti dal DPR 328/2001, in particolare riguardo alla differenziazione di competenze e attribuzioni fra laureati e laureati specialistici o vecchio ordinamento – rispettivamente facenti capo alle sezioni B e A degli ordini – che ha determinato situazioni di malcontento fra i lavoratori interessati, con ricorrenti lamentele di sottoinquadramento rispetto alle funzioni effettivamente svolte e di scarse o nulle opportunità di crescita professionale,

si ritiene necessario prevedere:

  • una chiara, puntuale e univoca definizione dei contenuti delle declaratorie dei profili professionali e dei rispettivi requisiti culturali e professionali previsti per l’accesso, coerente con le effettive mansioni da svolgere;
  • posizioni d’inquadramento iniziale differenziate nei casi in cui i requisiti di accesso prevedano rispettivamente:
    • laurea e, laddove pertinente con le mansioni previste, abilitazione professionale per l’iscrizione al relativo ordine professionale sezione B, 

oppure

  • laurea specialistica (o vecchio ordinamento) e, laddove pertinente con le mansioni previste, abilitazione professionale per l’iscrizione al relativo ordine professionale sezione A.

A titolo esemplificativo si cita il caso del concorso per chimici cat. D, appena espletato in ARPAT (vedi sito web), per accedere al quale era richiesta indifferentemente il possesso di laurea triennale, specialistica o vecchio ordinamento, oltre alla generica abilitazione all’esercizio della professione.

In tale ambito dovrebbe trovare soluzione anche la questione riguardante l’applicazione dell’art. 50 comma 2 del CCNL Sanità 1999-2001[1] (“Norma speciale per le A.R.P.A.”), tenuto altresì conto della problematica relativa all’inquadramento di chimici, fisici e biologi, anche per gli effetti della c.d. “Legge Lorenzin”. A tale proposito, questa SAS ritiene che qualunque soluzione prevista dal nuovo CCNL debba evitare ingiustificate sperequazioni nel trattamento economico e nelle opportunità di carriera fra professionisti di diversa estrazione, che, al di là dell’inquadramento formale, nelle ARPA svolgono tutti, con pari dignità, attività aventi rilevanza sia ambientale che sanitaria, spesso collaborando nell’ottica di un approccio multiprofessionale alle problematiche ambientali.

Riteniamo inoltre che:

  • il sistema di classificazione non debba comunque penalizzare quei profili (es. laureati in Scienze Ambientali o Naturali) sprovvisti di ordinamento professionale, ma comunque rappresentati nelle ARPA e che operano all’interno di settori specialistici o che necessitano di competenze trasversali;
  • nel definire le declaratorie dei veri profili professionali attinenti la sezione contrattuale delle ARPA, sia opportuno far riferimento alle attività svolte dalle ARPA ai sensi della L. 132/2016 – quali monitoraggio ambientale, controllo, supporto tecnico, analisi e misure, diffusione della conoscenza ambientale ecc. – tenendo presente che parte di esse risultano trasversali fra le varie figure professionali rappresentate nelle Agenzie e che per talune si osserva anche una sovrapposizione di competenze fra professionalità diverse.

Si segnala infine la necessità di rimuovere gli impedimenti normativi che al momento negano ai professionisti diplomati la possibilità di accedere a categoria superiore all’attuale C, opportunità che sarebbe invece concessa dal CCNL, in coerenza con l’obiettivo generale volto a delineare “percorsi di carriera” per tutte le figure professionali.

  • Sistema delle indennità

Si segnala in prima istanza l’urgenza, non più procrastinabile, di rivedere il valore economico delle varie indennità di disagio, consentendo ai lavoratori di recuperare, almeno dal momento in cui decorrerà l’applicazione del nuovo CCNL,  il differenziale retributivo perso in circa 30 anni di mancati adeguamenti al costo della vita. Ci riferiamo in particolare alle indennità di turno, di pronta disponibilità e di UPG, che sono appannaggio di una considerevole parte del  personale ARPA.

In secondo luogo si riterrebbe opportuno che la sezione contrattuale ARPA individuasse formalmente determinate tipologie di attività, peculiari delle Agenzie ambientali, caratterizzate da particolare rischio o disagio, alle quali associare una indennità specifica finanziata con il fondo di cui all’art.80. Per quanto concerne le attività svolte da ARPAT segnaliamo in particolare:

  • attività di campionamento alle emissioni in atmosfera ed altre attività svolte in altezza;
  • attività di monitoraggio e controllo  in condizioni ipogee;
  • attività di monitoraggio e controllo in subacqueo;
  • attività notturna di misura livello rumore;

Si chiede inoltre, in aggiunta o alternativa rispetto a quanto sopra, di valutare la possibilità di prevedere indennità specifica connessa ai possibili rischi fisici, chimici, biologici connessi ad attività svolte durante sopralluoghi programmati o in emergenza, così come alle attività laboratoristiche.

Segnaliamo infine, per quanto riguarda le attività amministrative, l’opportunità di prevedere indennità per mansioni particolari come per esempio quella della gestione cassa economale.

  • Rapporto di lavoro

Riguardo alla tematica dell’orario e dei relativi istituti (pronta disponibilità, lavoro straordinario, lavoro notturno), in linea generale si riterrebbe opportuno consentire una maggiore facoltà d’intervento in sede di contrattazione aziendale, con l’obiettivo di perseguire il contestuale miglioramento della conciliazione dei tempi di vita e lavoro e dell’adattamento organizzativo delle attività. Tale richiesta deriva dalla constatazione delle molteplici e variegate attività proprie delle agenzie ambientali, nonché della forte disomogeneità sotto gli aspetti organizzativo e delle funzioni attribuite dalle norme regionali che disciplinano le singole agenzie.

A titolo esemplificativo si citano determinate tipologie di attività svolte sul territorio anche in modo routinario (monitoraggi, controlli, campionamenti e misure) che, sommando i tempi di percorrenza A/R dal sito oggetto dell’intervento ai tempi tecnici necessari per l’espletamento – in molti   casi   stabiliti   per   legge   o    norma   tecnica   –  sono   caratterizzate  da   durate  che,

sistematicamente, si protraggono ben oltre gli orari regolamentati dal CCNL e che sono gestite, sempre sistematicamente, con il sistema dello straordinario.

 Per quanto riguarda nello specifico il servizio di pronta disponibilità si riterrebbe opportuno:

  • rispetto a quanto previsto dall’art. 28 c.13 del CCNL 2016-18, consentire l’accesso incondizionato al servizio anche ai professionisti sanitari e tecnici attualmente inquadrati in cat. Ds;
  • rispetto a quanto previsto dall’art. 28 c.14 del CCNL 2016-18, consentire la definizione dell’organizzazione del servizio in sede di contrattazione aziendale, sia per individuare i profili professionali coinvolti che per l’eventuale attivazione in orario pomeridiano e/o in altre modalità. Tale necessità deriva dalle differenze fra le realtà territoriali, dalle peculiarità organizzative delle singole ARPA, della molteplicità di situazioni che, in aggiunta alla gestione delle emergenze ambientali, possono necessitare l’attivazione di tale servizio (es. controlli balneazione, laboratorio di analisi chimiche/biologiche, servizio geologico, servizio meteo, servizio antivalanghe ecc.);
  • rendere tassativo il limite dei n°6 turni/mese, preso atto di una crescente tendenza a ricorrere sistematicamente all’istituto della pronta disponibilità per sopperire a carenze di organico non più tollerabili.

Firenze, 04/03/2021                                                     La SAS CISL Fp di ARPAT


[1]          “2. Con riferimento ai profili di collaboratore tecnico professionale e di collaboratore tecnico professionale esperto le A.R.P.A., in relazione ai propri settori di attività e tenuto conto dell’autonomia regolamentare in tema di reclutamento del personale, possono prevedere, tra i requisiti di accesso, anche ulteriori corsi di laurea oltre quelli indicati per i succitati profili dalle declaratorie allegato n. 1 al presente contratto.”